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L’Hobby Horse

Anche se penso che sia dall’alba dei tempi che i bambini si divertono a immaginarsi in sella ad impavidi destrieri, l’Hobby Horse nasce in Finlandia all’inizio degli anni 2000 (la Finnish Hobby Horse Association viene fondata nel 2004) e da un anno circa sembra aver cominciato a riscuotere un grande successo anche in Italia.
Chi pratica questo sport esegue riprese di dressage o si misura in percorsi di salto ostacoli col proprio animale di pezza, una testa di cavallo bardata di tutto punto, attaccata a un bastone di legno.
In Finlandia esistono vere e proprie competizioni e gare anche a livello internazionale, dove le ragazze eseguono complessi esercizi come passage, cambi di galoppo o arrivando a saltare ostacoli oltre il metro e 30.

E’ forse inevitabile che chi guarda reagisca con un sorrisetto di scherno, e anche io all’inizio storcevo un po’ il naso, ma forse perché nella mia mente mi ostinavo a vederlo unicamente come un tentativo di scimmiottare la vera equitazione. Proviamo invece a considerarlo come uno sport (ormai riconosciuto a tutti gli effetti anche in Italia) a sé, che porta tanti giovani a prendersi una pausa da social, smartphone e televisione…che stimola la loro creatività (tante ragazze si cuciono il loro cavallo da sole o lo comprano da artigiani giovanissimi e bravissimi) e fantasia (i cavalli di pezza hanno nomi, temperamenti e spesso anche un passaporto come dei veri animali).
Può essere considerato anche come un primissimo approccio all’equitazione vera e propria? Secondo me sì. Anche solo poter famigliarizzare con il gergo equestre, o con la tipologia di esercizi che si fanno in campo, cominciare ad avere un’idea del rigore e della disciplina necessari per questo sport, e anche della fatica che in tanti, ancora oggi, pensano non esista nell’equitazione.

FONTI:

https://luce.lanazione.it/sport/hobbyhorsing-il-bizzarro-sport-finlandese-diventato-virale-sui-social-hqu8b095

https://skhhry.fi/en/the-finnish-hobbyhorse-association/

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