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Il passaporto del cavallo

Il passaporto è un documento importantissimo e obbligatorio per i cavalli, paragonabile alla nostra carta d’identità o tessera sanitaria. Sul passaporto del cavallo sono infatti annotati tutti i dati che ne permettono il riconoscimento e l’identificazione oltreché informazioni importanti come vaccinazioni e l’esito di controlli. In base all’ente e al paese che rilascia il documento, la successione e la grafica delle varie parti del libretto possono leggermente differire, ma le informazioni principali contenute sono le stesse.

La prima pagina è solitamente dedicata ai dati identificativi del cavallo, quindi il nome, il numero del microchip e il codice UELN (Unique Equine Life Number)

A seguire si trovano informazioni sul sesso del cavallo, il colore del mantello, anno e luogo di nascita.

C’è poi una parte grafica, il cosiddetto “pupazzetto”: un disegno che ritrae i due lati del cavallo, gli arti anteriori e posteriori, la testa, il muso e l’incollatura vista ventralmente. Qui il veterinario incaricato andrà a segnalare tutti i tratti distintivi dell’animale, balzane, marcature del muso, remolini, cicatrici, marchi a fuoco ecc.

C’è poi la sezione con tutti i dati del proprietario del cavallo, che può differire dall’effettivo detentore. Avere i contatti del proprietario si può rivelare di estrema importanza qualora il veterinario debba somministrare particolari sostanze o effettuare interventi invasivi per i quali non è sufficiente avere il consenso del detentore dell’animale.
In questa sezione vengono poi ovviamente registrati gli eventuali passaggi di proprietà.

Nelle ultime sezioni del passaporto sono registrati i vaccini somministrati e i risultati degli esami di laboratorio; questi vengono eseguiti per controllare lo stato di salute del cavallo, soprattutto in riferimento alla pericolosa Anemia Infettiva Equina (AIE), verificabile attraverso il Coggin’s test o il test ELISA, (Enzyme-Linked Immunosorbent Assay) un test immunoenzimatico.

Un’altra informazione molto importante contenuta nel passaporto è se l’animale è o non è DPA, ovvero Destinato alla Produzione di Alimenti per il consumo umano. Un cavallo può passare dall’essere DPA a non DPA, ma non viceversa, perché i cavalli non DPA possono essere trattati con farmaci potenzialmente pericolosi se introdotti nel circuito alimentare.

Il passaporto è un documento che deve seguire il cavallo in tutti i suoi spostamenti (tranne alcune eccezioni) e deve essere sempre a disposizione del veterinario o di chi deve effettuare un controllo.

Fonti:

http://www.anagrafeequidi.it/

https://www.horse-angels.it/?view=article&id=25:il-passaporto-per-cavalli&catid=39&dt=1719582653108

https://www.horseshowjumping.tv/passaporto-cavallo-evitare-sanzioni/

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