
Amberley Snyder, nata in California il 29 Gennaio 1991, è la seconda di sei fratelli. La sua passione per i cavalli nasce molto presto, e a soli 7 anni comincia a gareggiare in competizioni di barrel, pole bending e altre discipline di monta americana. Una dietro l’altra, colleziona numerose vittorie e vince anche la “All-Around Cowgirl World Championship” del 2009. Proprio quando niente e nessuno sembra poter fermare questa talentuosa barrel racer, un terribile incidente stradale cambierà per sempre la sua vita.
Il 10 gennaio 2010 mentre guida verso il National Western Stock Show a Denver, in Colorado, si distrae per guardare la mappa, invadendo la corsia opposta; accortasi dell’errore, sterza troppo energicamente, il veicolo rotola fuori strada e la ragazza, con la cintura slacciata, viene scaraventata fuori dall’abitacolo, andando a sbattere contro una recinzione. Il colpo è così forte da spezzarle la schiena, e Amberley rimane paralizzata dalla vita in giù. Pochi attimi sembrano aver messo fine alla sua carriera, ma la grande forza di volontà e l’amore per i cavalli sono talmente forti, che dopo la terapia riabilitativa e con l’aiuto di speciali fasce e cinture che la tengono ancorata alla sella, dopo soli 4 mesi dall’incidente, Amberley risale a cavallo. Riprendere non è comunque facile, non solo per il suo handicap fisico, ma anche perchè diventa necessario riaddestrare i cavalli affinché imparino a rispondere a comandi che non possono più essere dati attraverso l’uso delle gambe.
La storia di Amberley commuove e ispira tutta l’America, e la ragazza diviene un simbolo di chi non si è voluto arrendere e a continuato a inseguire i suoi sogni nonostante tutto: “We don’t always get to choose what happen to us, but we do get to choose what we do next“.
Alla sua incredibile storia viene dedicato un film che esce su Netflix nel 2019 intitolato “Walk.Ride.Rodeo”; la controfigura per le scene acrobatiche a cavallo dopo l’incidente, è la stessa Amberley.
La ragazza ha poi continuato a competere ad alti livelli e a impegnarsi negli esercizi di riabilitazione, arrivando a riprendere l’uso parziale di alcuni muscoli del polpaccio e parte della sensibilità nella metà superiore delle gambe. Sta inoltre pensando a provare nuove strade per il recupero, come l’uso di un esoscheletro e della stimolazione elettrica funzionale.