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Le five freedoms

Nel 1964, la scrittrice ed attivista per il benessere degli animali Ruth Harrison, pubblicò “Animal Machines“, un libro che scosse la coscienza di molti rivelando quella che era la triste situazione degli allevamenti intensivi dell’epoca. Questo libro indusse il governo britannico a formare un team di specialisti, capitanati dal professore Francis Brambell, per investigare sulle condizioni degli animali negli allevamenti. Nel 1965 venne quindi pubblicato il Brambell Report, che in sintesi affermava come agli animali dovesse essere garantita la libertà di “alzarsi, sdraiarsi, girarsi, di prendersi cura del proprio corpo e di muoversi” (stand up, lie down, turn around, groom themselves and stretch their limbs.) 
Venne poi creata quella che ad oggi è denominata “Commissione per il benessere degli animali da allevamento” (Farm Animal Welfare Committee – FAWC) e alla fine del 1979 le parole di Brambell vennero riviste ed ampliate codificando le cosiddette 5 libertà:

  1. Freedom from Hunger and Thirst: libertà dalla fame e dalla sete attraverso l’accesso ad acqua fresca e a una dieta che garantisca pieno benessere e vigore;
  2. Freedom from Discomfort: libertà dal disagio attraverso un ambiente appropriato che garantisca riparo e un’area confortevole per riposare;
  3. Freedom from Pain, Injury or Disease: libertà dal dolore, dalle ferite e dalla malattia attraverso la prevenzione o una diagnosi e un trattamento rapidi;
  4. Freedom to Express Normal Behavior: libertà di esprimersi attraverso un comportamento normale garantendo spazi sufficientemente ampi, strutture appropriate e la compagnia di animali della stessa specie;
  5. Freedom from Fear and Distress: libertà dalla paura e dallo stress, assicurando condizioni di vita e un trattamento che non portino a una sofferenza psicologica.

Le 5 libertà sono diventate la base per la stesura di protocolli per il benessere e la salvaguardia degli animali per molti gruppi di professionisti come veterinari, oltreché essere utilizzate internazionalmente da istituzioni come la World Organization for Animal Health e la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals.


Il report di Brambell che si riferiva agli animali da allevamento, ha avuto risonanza mondiale e viene citato in riferimento a tutti gli animali posti sotto la tutela dell’uomo, in qualsiasi circostanza e a prescindere dalla finalità per la quale sono detenuti.

Fonti:

http://www.aia.it/aia-website/it/settori/salute-animale-e-sicurezza-alimentare/benessere-animale

https://www.canr.msu.edu/news/an_animal_welfare_history_lesson_on_the_five_freedoms

https://kb.rspca.org.au/knowledge-base/what-are-the-five-freedoms-of-animal-welfare/

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