Il salto in libertà è una prova in cui un cavallo entrato nell’età adatta per iniziare l’attività sportiva, viene esortato a saltare una serie di ostacoli senza essere montato dal cavaliere.

Il cavallo viene fatto entrare in un ring delimitato da una recinzione, che lo porterà verso dei salti di progressiva altezza. È una pratica usata per valutare in anticipo le attitudini al salto in un soggetto, e in particolare:
- il coraggio e la serenità nell’affrontare l’ostacolo
- l’equilibrio e l’agilità
- la distensione della testa e del collo
- la creazione di una parabola rotonda e centrata rispetto al salto
- il giusto raccoglimento di arti anteriori e posteriori sotto il corpo
Il salto in libertà è uno strumento utile per valutare le potenzialità del cavallo, e in base a quelle, decidere come impostare il lavoro futuro per quel soggetto.
È sicuramente uno ‘spettacolo’ emozionante vedere saltare questi giovani cavalli; in molte fiere vengono allestiti dei padiglioni per ospitare il salto in libertà, perciò se vi capita, non perdete l’occasione!
Salve volevo sapere se il salto in libertà può far parte di un lavoro di costruzione del cavallo e se vale la pena farlo per un periodo,oltre al lavoro con la sella e da parte del cavaliere, grazie
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Ciao Michele. Il salto in libertà è da considerarsi una prova per osservare come si comporta il cavallo di fronte ad un ostacolo, sia dal punto di vista ‘fisico’ che dal punto di visto ‘mentale’. È uno strumento insomma che serve inizialmente per capire l’attitudine che un cavallo ha verso questo tipo di disciplina. Ma non si può considerare un ‘lavoro’: il lavoro è quello che si svolgerà da terra e dalla sella per sviluppare questa attitudine.
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