l termine “handicap” originariamente faceva parte del linguaggio sportivo e indicava lo svantaggio assegnato in una gara al concorrente con statisticamente maggiori probabilità di vincere, per dare uguali possibilità a tutti i partecipanti e rendere più avvincente e meno scontata la competizione.
Nello specifico, nel mondo dell’ippica e principalmente nel galoppo, handicap indica una particolare categoria di corse dove ogni cavallo è chiamato a portare un peso differente, calcolato secondo le valutazioni di esperti chiamati handicapper in modo da uniformare le chances dei partecipanti; quindi più il cavallo è veloce, maggiore sarà il peso che dovrà portare.
Un cavallo viene valutato in base ai risultati recenti e in generale alla sua carriera complessiva.


Il peso assegnato comprende il peso della sella e del fantino ed eventualmente, se questo non fosse sufficiente, quello di piccoli piombi aggiunti nella sella.
Se il lavoro dell’handicapper è stato eseguito correttamente, tutti i cavalli taglieranno il traguardo con poca distanza l’uno dall’altro.
Proprio per l’incertezza del risultato, queste competizioni sono molto gradite dagli appassionati, e conseguentemente il volume medio delle scommesse è più alto rispetto alle altre gare classiche.
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