Quando viene pubblicizzata una macchina, si sente parlare di “quanti cavalli ha” per indicare la potenza del motore.

Questa unità di misura, che tuttavia non fa parte del sistema metrico internazionale, deriva dal periodo della prima rivoluzione industriale (1700) quando cominciarono a diffondersi le macchine a vapore, andando a sostituire la trazione animale, i cavalli appunto; per esprimere la potenza di questi macchinari si indicava il numero di cavalli che sarebbe servito per compiere lo stesso lavoro.
La dicitura corretta è in realtà cavallo vapore (CV) e rappresenta la forza necessaria per sollevare 75kg di peso in un tempo di un metro al secondo; in realtà questa è una potenza molto inferiore a quella che verrebbe generata da un cavallo reale.