Letteralmente “bacio e pianto”, questo termine gergale proviene dal pattinaggio artistico e va ad indicare un piccolo palchetto posto a lato della pista in cui l’atleta che si è appena esibito, si siede in attesa di sapere il punteggio ricevuto dai giudici di gara. È così chiamato perché gli atleti in questo momento hanno modo di riflettere e commentare la performance con i loro allenatori e mentre alcuni si mostreranno gioiosi e orgogliosi di quanto fatto, per altri saranno momenti di tormento ed ansia, nel dubbio di non aver fatto una buona esibizione.
Seppur sia un’espressione che viene da un altro sport, il kiss and cry c’è anche nel salto ostacoli e ugualmente indica un palchetto su cui stanno amici, compagni di gara, allenatori e supporter del cavaliere o dell’amazzone che sta facendo un percorso. La reazione e le emozioni di queste persone vengono spesso riprese dalle telecamere, soprattutto, ovviamente, durante momenti decisivi e concitati della gara.
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