Con il termine di “aiuti”, si indica quei mezzi che il cavaliere ha per comunicare con il cavallo, per chiedergli di fare qualcosa come fermarsi, andare più veloce, cambiare andatura, girare…
Si dividono in 2 gruppi: aiuti naturali e aiuti artificiali.

Gli aiuti naturali fanno parte del nostro corpo e sono le gambe, le mani, il busto, le spalle, lo sguardo, la voce. Sono la fonte principale di comunicazione del binomio.
Gli aiuti artificiali sono quegli oggetti che utilizziamo quando gli aiuti naturali non bastano. Alcuni potrebbero essere definiti come il “prolungamento” dei nostri arti, come il frustino e gli speroni, mentre ce ne sono altri che “compensano” le nostre mancanze, come le redini di ritorno, la martingala ecc.
L’esperienza e la bravura di un cavaliere sono dati dalla sua capacità di saper usare gli aiuti correttamente e saper riconoscere il giusto momento e la giusta situazione per adoperarli.
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