Come sappiamo, la voce fa parte degli aiuti naturali ed è comunemente usato in equitazione. Ma quando siamo in gara, non in tutte le discipline può esserci…d’aiuto!

Nel volteggio è richiesto ai volteggiatori di non parlare tra di loro e con il longeur durante l’esecuzione dell’esercizio.
Nel salto ostacoli è ammesso l’uso della voce come comunicazione occasionale con il cavallo (soprattutto per incitarlo maggiormente nel momento del salto) ma questo non deve essere troppo ripetitivo; inoltre non sono ammessi commenti verbali da parte del cavaliere durante la prova.
Nel dressage si esige il silenzio, infatti l’uso della voce è contato come penalità che abbassa di almeno 2 punti il voto del movimento durante il quale è stata usata.
Nelle gare di monta americana, come il reining, la voce è invece un aiuto fondamentale e imprescindibile per impartire i comandi al proprio cavallo, e i suoni si differenziano in base alla diversa richiesta (aumentare/diminuire l’andatura e fermarsi).