Famosissimo è il nome di Jesse Owens, l’atleta afroamericano che ai giochi olimpici di Berlino del 1936, dimostrò l’assurdità della teoria nazista sulla superiorità della razza ariana vincendo quattro medaglie d’oro. Molto meno noto è il nome di uno dei suoi tanti avversari, Julio McCaw; un atleta possente, alto e…sauro. Si, perché Julio era un cavallo, un castrone purosangue di 5 anni che dopo pochi mesi dalle imprese di Owens in Germania, venne chiamato a correre contro il campione a Cuba, montato dal fantino J.M. “Pepe” Contino. Questa insolita sfida si svolse nel Tropical Stadium dell’Havana durante l’intervallo di metà partita di un match di football; Marty Forkins, l’agente di Owens, disse che sarebbe stata la corsa del secolo, ma invece di 10mila persone che si pensava avrebbero affollato lo stadio per assistervi, ce ne furono meno di 3000.
Owens taglio per primo il traguardo, ma poté partire con un grosso vantaggio sulla distanza, senza considerare anche che lo sparo dato dallo starter alla partenza, spaventò il cavallo.
Quando il fantino Contino venne intervistato, affermò che avrebbe sicuramente vinto se la gara fosse stata qualche iarda più lunga.
Fonti:
In Black And White: The Untold Story Of Joe Louis And Jesse Owens
https://it.wikipedia.org/wiki/Jesse_Owens
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